Gli Specialisti Italiani della Cannabis Medica
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La cannabis medica restituisce il sorriso a chi soffre.

" dolori erano iniziati un giorno d’inverno, una giornata programmata sulla neve in mezzo ai boschi con le mie due figlie e mia moglie, una donna bella e atletica. Da qualche settimana non riposava bene. Quella mattina andai avanti per primo seguito dalle bimbe. Ascoltai un insolito silenzio dietro di me; mi voltai e vidi Gabrielle in lacrime composte, caduta in ginocchio nella neve, piangeva guardando verso di me, vidi l’impotenza dipinta sul suo viso.

“FIBROMIALGIA” disse l’ultimo dei medici che interpellammo: “mi dispiace, è una malattia cronica, non si guarisce, si può solo cercare di contenere i dolori”. Quelle parole caddero come mattoni di un domino invisibile.

Gabrielle aveva solo 34 anni. Mia moglie si alzò lentamente dalla sedia, ringraziò il gentile e sicuro medico e disse solo:”non è finita qui, una soluzione c’è sempre basta trovare il perché qualcosa accade”. Gabrielle aveva un’intelligenza acuta ma che avesse tutto quel coraggio mi imbarazzava, perché io ero già affondato nella rassegnazione.

Nei giorni a seguire Gabrielle si era rintanata nella piccola stanza che avevamo dedicato al computer e ai libri: mia moglie era una biologa marina, a differenza mia non faceva nessuna fatica nello studio soprattutto se scientifico.

Un venerdì la vidi apparire all’ora di pranzo con un sorriso disteso e la serenità di chi ha ha trovato qualcosa che cercava. Le bambine la osservavano preoccupate per quel suo continuo zoppicare sulla gamba destra tanto da doversi appoggiare ormai ad un bastone. Mi guardò con gli occhi immersi nella luce: “ho capito!” disse.

La sera, dopo che le bimbe si furono addormentate m raccontò quello che aveva sepolto dentro una vergogna antica: aveva subito un abuso quando aveva solo 13 anni, un contadino, vicino di casa dei genitori, l’aveva rincorsa e afferrata lungo i filari di un campo di grano, lei non era riuscita a scappare, non era riuscita a difendersi né a dire nulla ai genitori e aveva sepolto il più sotto possibile quel ricordo.

Ma proprio ciò che la mente non si permette di elaborare e risolvere prende la via del corpo esprimendosi in una risoluzione di sopravvivenza.

Aveva letto che un trauma simile poteva essere alla base di malattie come la sua; e poi la CANNABIS MEDICA, molte pazienti, riferivano in rete, di aver trovato la rinascita attraverso quella terapia : “questa è la strada” mi disse decisa e felice; “non importa quanto doloroso sia tornare al trauma ma voglio provare a permettermi di scappare da quell’uomo e anche a dargliele di santa ragione” rise come non faceva da lunghe settimane.

Gabrielle cominciò il suo percorso e, incredibilmente, a distanza di un anno, era guarita, non c’erano dolori da mesi.

Ricordo di noi due sulla spiaggia e lei che mi dice calma “a volte bisogna pensare all’impossibile, finché non supera i limiti che la tua mente impone e diventa realtà!”

Così abbiamo entrambi imparato che c’è una saggezza del corpo che detta la strada alla saggezza della mente. Possiamo imparare solo se accettiamo di ascoltare cosa il nostro corpo ci dice con i suoi linguaggi silenziosi.

Gabrielle oggi ha 37 anni. Ha affrontato la fibromialgia con una terapia psicologica, sostenuta da una terapia a base di cannabis medica per la gestione del dolore e con un’attività fisica costante. La qualità della sua vita è perfettamente comparabile a quella di una donna della sua età non affetta da fibromialgia.

Grazie a suo marito Luca per aver voluto condividere la sua bellissima testimonianza."